Progetti Culturali

Xylella Studies, Edward Burtynsky

Edward Burtynsky è tra i più grandi fotografi contemporanei, testimone del nostro tempo, narratore di luoghi, paesaggi, cambiamenti, devastazioni. Da quarant’anni racconta l’impatto dell’uomo sul nostro pianeta. Davanti al suo obiettivo, le ferite della Terra diventano opera d’arte.

Un anno fa lo abbiamo invitato nel Salento. È arrivato da Toronto con la sua macchina fotografica, ha camminato per giorni nei campi bruciati dalla xylella, ettari ed ettari di paesaggio devastato. Eravamo – e siamo – convinti che, come tutti i cambiamenti epocali, anche quello causato da questa terribile epidemia avesse bisogno di una narrazione artistica in grado di diventare un punto di svolta. Edward, uomo artista amico generoso, se n’è fatto carico.

Il risultato di questa esperienza è “Edward Burtynsky: Xylella Studies”, mostra fotografico di grande impatto che ha avuto due momenti espositivi: il primo a Roma, a novembre 2022, presso l’Auditorium Parco della Musica; il secondo a Polignano a Mare, in Puglia, presso il Museo di Arte Contemporanea Fondazione Pino Pascali. Presto ce ne sarà una terza.

L’opera di Burtynsky racconta il disastro ecologico causato dalla xylella, una delle calamità ambientali più dolorose degli ultimi decenni. Ma sono anche un racconto di speranza e di rinascita.

Alive, Francesco Bosso

Sapete quanti anni hanno i più antichi ulivi pugliesi? Si stima più di tremila. Floridi, rigogliosi, vere architetture arboree. Hanno attraversato la storia, superano in età perfino il Colosseo.

Il fotografo Francesco Bosso, interprete della natura in bianco e nero, ha documentato con immagini straordinarie la potenza estetica degli intrecci millenari, ultima testimonianza di un paesaggio ormai devastato dalla xylella. 

Insieme a Fondazione Sylva ne è nato un progetto di sensibilizzazione e di raccolta fondi. Si chiama Alive. Sopravvissuti.

“Questo viaggio tra i palcoscenici dei meravigliosi Ulivi di Puglia, iniziato anni addietro per raccontare  la forza e la bellezza di questi magnifici esemplari, diventa adesso purtroppo, un drammatico racconto dove la bellezza si contrappone alla morte – dice Francesco Bosso. Da un lato gli Ulivi sopravvissuti maestosi e magnifici forgiati dalle forze della Natura nel corso dei secoli e dall’altro quelli secchi  caduti  sotto la scure della Xylella e distrutti irreversibilmente. Una sensazione terribile che avevo già vissuto in Artico, quando ho fotografato gli Iceberg battezzandoli poi come Last Diamonds, gli ultimi gioielli che la calotta polare ci stava offrendo, sotto la minaccia del riscaldamento globale e quindi della fusione irreversibile. Il progetto ALIVE è un racconto di speranza e resilienza, la ripartenza dopo un disastro, la storia in fondo ce lo insegna”.

Michelangelo Pistoletto e Fondazione Sylva per il Terzo Paradiso

Tronchi e rami di ulivi pugliesi formano l’ultima versione, urbana e pugliese, del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Le piante di Fondazione Sylva danno vita a questa installazione che si estende a Bari, nel parco urbano Maugeri, sullo stesso terreno dove un tempo insisteva il Gasometro, e che a lungo ha rappresentato una delle aree più inquinate della città.

L’opera ricalca il simbolo universale dell’infinito: tre cerchi, uno più grande al centro, due più piccoli che s’intrecciano dai capi opposti. Una sorta di doppia spirale, espressione e sintesi di un messaggio di rinascita e di cambiamento.  L’arte immersa nella vita e nella natura come «forza di trasformazione sociale responsabile». Ecco com’è nato il “Terzo Paradiso degli ulivi pugliesi”.

Con l’aiuto degli studenti e delle studentesse del Liceo Artistico “Pino Pascali” e dell’Accademia delle Belle Arti di Bari, abbiamo messo a dimora un albero di olivo di diciotto ani e una selezione di piante mediterranee: Iris, Agapanthus, Timo, Perovskia, Santolina, Camedrio. La scultura inoltre è formata da tronchi di olivo (trattati contro il vettore della Xylella), simbolo di rinascita, in una terra in cui l’epidemia vegetale ha distrutto oltre 20milioni di alberi.

La realizzazione dell’opera è avvenuta nell’ambito della 75esima edizione del RAI Prix Italia, in collaborazione con il Comune di Bari e la Fondazione Dioguardi.

“L’arte è la capacità di creare dell’essere umano, non solo dell’artista – dice il maestro Pistoletto. Siamo tutti coinvolti in questa natura creativa e quindi dobbiamo assumere la responsabilità che comporta una creazione, che non è solo una creazione estetica, ma è anche etica: è l’etica della società”.

La natura e l’arte, nel Terzo Paradiso, diventano una cosa sola. Come la natura, anche l’arte è seme e germoglio. Un atto necessario.