I nostri interventi

Riforestazione

Interventi di Riforestazione

Minervino di Lecce

Anno di realizzazione : 2021
Numero di piante : 11.000 (Leccio, Pino, Quercia Spinosa, Carrubo, Lentisco, Corbezzolo, Mortella, Ilatro)
Ettari : 9,3
Obiettivo : Recupero e rigenerazione di un ex-uliveto abbandonato di proprietà della Provincia di Lecce, attraverso la creazione di un bosco mediterraneo di piante d’alto fusto

Bosco Le Costantine, Uggiano La Chiesta (Otranto)

Duemila alberi su un terreno di due ettari, a Uggiano La Chiesa, piccolo comune in provincia di Lecce.

Il Salento vedrà crescere un nuovo bosco, attraverso il quale Fondazione Sylva contribuisce alla rigenerazione del territorio e del paesaggio. La nuova area boschiva si colloca in un terreno di proprietà della Fondazione Le Costantine, realtà virtuosa conosciuta in tutta Europa, sede di un laboratorio di tessitura a mano con antichi telai in legno. Ed è proprio qui che abbiamo realizzato un impianto di specie autoctone arboree e arbustive, in equilibrio con l’ambiente circostante. Sono piante di leccio, roverella, lentisco e corbezzolo.

Ma il valore del nostro intervento non è solo di tipo ambientale; il progetto ha anche un forte impatto sociale. “Il parco de Le Costantine è aperto al territorio, alle scuole, alle famiglie – dice Novella Pellegrini, direttrice generale di Fondazione Sylva – ed è grazie a questa caratteristica che è nata la collaborazione tra le due fondazioni. Tra gli obiettivi di Fondazione Sylva vi è infatti quello di costruire, attraverso la riforestazione, una rete sociale sempre più forte, ampia e radicata, che coinvolga non solo le famiglie e le scuole, ma anche il terzo settore”.

“Sono molto felice di collaborare con Fondazione Sylva, e favorevolmente impressionata dall’attenzione che ha nei confronti del Salento, sia dal punto di vista ambientale che sociale – dice Maria Cristina Rizzo, presidente della Fondazione Le Costantine – L’auspicio è che la nostra collaborazione possa continuare per interessare aree sempre più estese, nell’interesse dell’ambiente e del nostro paesaggio”.

L’intervento di forestazione di Fondazione Sylva è stato possibile grazie al sostegno del gruppo assicurativo Athora, e di Anica Academy, scuola di alta formazione per il cinema.

“Parco della Conoscenza”, Monteroni di Lecce

Un intervento che coniuga ricerca e divulgazione nei campi dell’ecologia e della sostenibilità con un gesto concreto: incrementare il patrimonio arboreo del territorio salentino.

Abbiamo piantato 842 alberi su un terreno di circa due ettari. Diventerà un nuovo bosco dedicato alla comunità degli Alumni, i laureati e le laureate dell’Università del Salento. Sono state messe a dimora piante fra specie arboree (leccio, quercia spinosa, quercia vallonea e sughera) e arbustive autoctone di questa zona. 

Alle aree di piantumazione delle diverse specie arboree sono state abbinate le “aree della conoscenza” dei vari corsi di laurea dell’Ateneo: l’area della Sughera ai corsi dell’area tecnico-scientifica; quella del Leccio a quelli dell’area giuridico-economica; quella della Quercia Vallonea ai quelli dell’area umanistica; quella della Quercia Spinosa ai corsi dell’area sociale.

Tutto questo è stato possibile grazie a una convenzione con l’Università del Salento e il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura (CREA). Il bosco diventerà campo di studio e ricerca per sperimentare tecniche di agroforestazione, per misurare la quantità di CO2 che le specie autoctone sono in grado di assorbire, e le tonnellate di ossigeno che saranno in grado di restituirci.

Bosco di Minervino (Lecce)

E’ il nostro primo intervento di riforestazione: 10mila alberi su un terreno di circa 10 ettari, a Minervino di Lecce, dove abbiamo messo a dimora arbusti di specie appartenenti alla flora locale. Come è prassi per tutti i nostri interventi , ce ne prenderemo cura per i prossimi cinque anni.

Questo progetto è stato possibile grazie a un accordo con la Provincia di Lecce, che prevede il recupero e il rimboschimento delle aree inutilizzate del Salento, anche in chiave di rigenerazione paesaggistica post Xylella. 

È statao il primo passo, un modello che abbiamo poi replicato su altri terreni inutilizzati e su oliveti ormai essiccati, con l’obiettivo di recuperare e avviare alla rinaturalizzazione una serie di aree attualmente non utilizzate di proprietà provinciale, attraverso la realizzazione di nuovi boschi ed aree a verde.

A distanza di un anno e mezzo dalla messa a dimora delle piantine, questo luogo sta già rinascendo con un nuovo ecosistema che, siamo certi, produrrà importanti benefici per il territorio.